Banco del riuso

Banco del riuso

Una volta si chiamava baratto, ossia scambio beni, merci o servizi praticato in assenza di moneta. Oggi, nell’epoca dell’interazione digitale, prende il nome di “sharing” (condivisione) o “swapping” (scambio). Sulla base di questa premessa, è nato tra il 2016 e il 2018 il progetto del Banco del riuso. In buona sostanza il Banco del riuso è una progettualità territoriale coordinata dalla Fondazione Cogeme ETS con il supporto tecnico di Aprica (Società del Gruppo A2A), gestore della raccolta differenziata e delle isole ecologiche dei comuni coinvolti, della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore, e dell’associazione RIUSO3 per l’operatività dei volontari. Questo progetto ha l’obiettivo di aggregare attivamente i comuni aderenti e le loro comunità per proporre un network territoriale in grado di avere un impatto significativo per promuovere un benessere diffuso, strutturando modalità solidali e di cooperazione utili a creare un nuovo equilibrio ambientale, economico e sociale grazie ai piccoli passi dettati da concrete azioni di scambio. L’attività del Banco del riuso, in prospettiva, è in grado di offrire un servizio “innovativo” sia per il rilancio del sistema degli aiuti sociali da parte dei servizi sociali, sia per offrire alle associazioni di volontariato nuove prospettive di crescita.

 

 

Chi coinvolge?

Possono partecipare attivamente gli operatori dei servizi sociali dei comuni e le associazioni volontaristiche del territorio di riferimento.
Possono partecipare attivamente i privati cittadini dei comuni della rete, ma anche tutte le persone interessate a dare un contributo all’attività e che risiedono al di fuori di questi comuni.
Presso le sedi del Banco del riuso è possibile scambiare oggetti e beni, ma anche generi alimentari, tempo, attrezzature, competenze, spazi, servizi e tanto altro.

Come funziona?

All’interno delle sedi del Banco del riuso ogni operazione di scambio, che esclude sia l’uso di denaro che la gratuità, si basa sull’assegnazione standardizzata di un punteggio denominato Felicità Interna Lorda (FIL).
Tutti gli scambi che avvengono all’interno del Banco sono tracciati attraverso l’utilizzo della tessera identificativa che viene rilasciata alle associazioni e ai servizi sociali previa registrazione.
Per tutti i privati cittadini è possibile aderire ed usufruire dei servizi del Banco attraverso l’utilizzo della propria Carta Nazionale dei Servizi dopo aver effettuato la registrazione.
Il Banco del riuso è organizzato operativamente da un operatore di CAUTO che ricopre il ruolo di “facilitatore” all’interno delle intermediazioni di scambio. A supporto delle attività c’è la rete di volontari dell’associazione RIUSO3.

Finalità?

Il Banco del riuso si caratterizza come uno spazio fisico sovra comunale dedicato ad una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio di beni materiali ancora in buono stato, recupero di eccedenze e generi alimentari o servizi. In altri termini, l’obiettivo del progetto è quello di promuovere il miglioramento nella gestione del ciclo dei rifiuti tramite la prevenzione allo scarto e la consegna da parte di chi è interessato di oggetti non più impiegati auspicando quindi un loro riutilizzo. In questo contesto, il riuso si amplifica tre volte, al cubo, in altre parole: Recupero; Risparmio; Rete.

Sedi?

Il Banco del riuso attualmente ha 3 sedi:

 

Associazione RIUSO3

Costituita il 15 febbraio 2019 dalle realtà Fondazione Cogeme ETS, Cooperativa Sociale CAUTO e Fondazione Castello di Padernello, l’associazione RIUSO3 non ha scopo di lucro e svolge attività di promozione e utilità sociale a supporto delle attività del Banco del riuso. Persegue finalità sociali, non economiche, atte a favorire scambio di beni, servizi e attività tra le persone. Lo scopo è soddisfare i bisogni delle parti che interagiscono, instaurando tra loro un accordo basato sulle relazioni. RIUSO3 si propone di creare un modello orientato alla solidarietà e alla condivisione, al non spreco, al riutilizzo degli oggetti e delle risorse, e alla promozione delle capacità individuali. L’intento è quello di “ri-costruire” un concetto di Comunità.

Chi fosse interessato ad associarsi, offrendo un proprio contributo volontaristico alle attività, ha la possibilità di farlo gratuitamente in occasione delle giornate di apertura del Banco del riuso.

 

 

Sede sociale in via XXV Aprile, 18 – 25033 Rovato (Bs)
Contatto mail: associazionebancoriuso3@gmail.com | info@versounaeconomiacircolare.it
Codice fiscale n.91032140179
Iban: IT24Q0503455140000000007863 – Banco BPM

 

Atto Costitutivo Statuto Regolamento